INTRO - Difesa Personale
Difesa personale
Con “autodifesa” o “Difesa
Personale” si indica la capacità propria di difendersi dai pericoli e dalle
minacce all'integrità fisica e psichica.
La difesa personale, non è
da intendersi come un insieme di tecniche ed insegnamenti, atti ad usare
violenza, per sopraffare fisicamente un avversario prima che sia lui a farlo.
In realtà, la difesa
personale comprende esclusivamente tecniche e strategie per la difesa dalle
aggressioni, a livello fisico, psicologico e verbale.
Un concetto molto importate
è quello della prevenzione, che serve
ad evitare inutili situazioni di rischio per la persona. Spesso questo concetto
non è compreso immediatamente da chi si avvicina per la prima volta allo studio
di tali tecniche.
La difesa personale deve
quindi essere vista come una cultura di prevenzione adatta a tutti. Lo studio
di un'arte di difesa, prima di tutto, intende dare fiducia in sé stessi ed una
conoscenza dei rischi e delle violenze, l'atteggiamento di una coscienza
preventiva di qualsiasi attacco.
L'attività di difesa
personale parte da tre concetti essenziali:
1- essere preparati;
2- conoscere il proprio corpo (
limiti e capacità ).
3- essere coscienti che serve
solo per difesa e mai per offesa;
Le attività che si svolgono
generalmente ad un corso di difesa personale sono diverse, in particolare si
evidenziano:
- studio approfondito ed
utilizzo del corretto atteggiamento mentale;
- studio delle distanze e dei
giusti tempi di azione;
- studio di tecniche base
delle arti marziali e/o di sport da combattimento;
- metodi per migliorare le proprie
capacità fisiche ( motorie e visive );
- studio delle cadute (
limitando i danni causati dal contatto con il suolo );
- studio sull’utilizzo di
oggetti comuni al fine della difesa personale (ombrello, bastone, giacche,
sciarpe, bottiglie, bastoni……);
- tecniche di difesa verbale
e/o psicologica e di controllo della paura;
-
ed altro ancora……
Un corso di difesa personale
deve necessariamente tenere conto delle caratteristiche degli allievi. Il
maestro deve creare un programma mirato al miglioramento ed apprendimento delle
carenze che ogni singolo allievo possiede. Utilizzare un programma di
allenamento fisso può fare crescere alcuni allievi e lasciarne indietro altri.
Se in un corso, ad esempio, ci sono 15 anziani e 5 ragazzi, il maestro deve
necessariamente apportare alcune varianti al programma differenziando le
spiegazioni in funzione delle capacità dei gruppi presenti.
I 15 anziani probabilmente
non avranno le stesse capacità fisiche e di reazione dei 5 ragazzi, pertanto in
una determinata situazione i due gruppi di allievi dovranno adottare differenti
strategie più idonee alle loro capacità fisiche. Se un allievo è di bassa
statura difficilmente riuscirà a colpire o afferrare il collo di un’ aggressore
molto più alto di lui e viceversa, un allievo molto alto avrà più difficoltà a
colpire la zona del ventre di un’ aggressore molto più basso di lui. Ne
consegue che ogni allievo deve apprendere nozioni idonee alle proprie fisicità
per avere la massima reattività e naturalezza di movimento.